Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 19 settembre 2019 la DELIBERA 20 maggio 2019 del COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA recante «Modifica del programma operativo complementare «Per la scuola. Competenze e ambienti per l’apprendimento» 2014-2020. (Delibera n. 21/2018)»

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERA 20 maggio 2019 

Modifica  del  programma  operativo  complementare  «Per  la  scuola. Competenze e ambienti per l’apprendimento»  2014-2020.  (Delibera  n. 21/2018). (Delibera n. 30/2019). (19A05721)  (GU n.220 del 19-9-2019)      

                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE

                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA     

Visto il regolamento (UE) n. 1303  del  2013  recante  disposizioni comuni sui Fondi strutturali e di investimento europei (SIE) 2014 del 2020;   

Vista la legge 16 aprile 1987, n. 183, che, agli articoli  2  e  3, specifica le competenze del  CIPE  in  tema  di  coordinamento  delle politiche comunitarie, demandando, tra l’altro, al  comitato  stesso, nell’ambito degli indirizzi fissati dal Governo, l’elaborazione degli indirizzi  generali  da  adottare  per  l’azione  italiana  in   sede comunitaria   per   il   coordinamento   delle    iniziative    delle amministrazioni a essa interessate e l’adozione di direttive generali per  il  proficuo  utilizzo  dei  flussi  finanziari,  comunitari   e nazionali;

  Visto l’art. 7, commi 26 e 27 del decreto-legge 31 maggio 2010,  n.78, convertito, con modificazioni, dalla legge  30  luglio  2010,  n.122, che attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri,  o  al Ministro delegato, le funzioni in materia di politiche di coesione di cui all’art. 24, comma 1, lettera  c),  del  decreto  legislativo  30 luglio 1999, n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo  per  le  aree sottoutilizzate di cui all’art. 61 della legge 27 dicembre  2002,  n. 289 e successive modificazioni;   

Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88 e in particolare l’art. 4 che dispone che il citato Fondo per le aree  sottoutilizzate sia denominato Fondo per lo sviluppo e la coesione – di seguito FSC – e finalizzato a dare unità programmatica e  finanziaria  all’insieme degli interventi aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale  rivolti  al riequilibrio economico e sociale tra le diverse aree del Paese;   

Visto  l’art.  10  del  decreto-legge  31  agosto  2013,  n.   101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013,  n.  125, che istituisce l’Agenzia per la coesione territoriale,  la  sottopone alla vigilanza del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  o  del Ministro delegato e ripartisce le funzioni relative alla politica  di coesione tra la Presidenza del Consiglio dei  ministri  e  la  stessa agenzia;   

Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante  disposizioni  per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, che  ai commi 240, 241, 242  e  245  dell’art.  1  disciplina  i  criteri  di cofinanziamento dei programmi europei per il periodo 2014-2020  e  il relativo monitoraggio,  nonché   i  criteri  di  finanziamento  degli interventi complementari rispetto ai programmi cofinanziati dai fondi strutturali;   

Visto, in particolare, il comma 242 dell’art. 1  della  sopracitata legge n. 147 del 2013, come modificato dall’art. 1, comma 668,  della legge 23 dicembre 2014, n. 190, che ha previsto il finanziamento  dei programmi di azione e coesione  a  valere  sulle  disponibilità  del Fondo di rotazione di cui all’art. 5 della citata legge  n.  183  del 1987, nei limiti della dotazione del Fondo stesso  stabilita  per  il periodo di programmazione  2014-2020  dalla  tabella  E  allegata  al bilancio dello Stato, al netto delle assegnazioni attribuite a titolo di cofinanziamento  nazionale  ai  Programmi  operativi  nazionali  e regionali finanziati dai fondi SIE;   

Visto, in particolare, il comma 245, dell’art. 1 della citata legge n. 147 del 2013 come modificato dall’art. 1, comma 670, della  citata legge 23  dicembre  2014,  n.  190,  il  quale  ha  previsto  che  il monitoraggio degli interventi  complementari  finanziati  dal  citato Fondo di rotazione, sia  assicurato  dal  Ministero  dell’economia  e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria  generale  dello  Stato (MEF/RGS), attraverso le specifiche funzionalità del proprio sistema informativo, come successivamente specificate dalla circolare MEF/RGS del 30 aprile 2015, n. 18;   

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre  1988, n. 568, recante «Approvazione del regolamento per l’organizzazione  e le procedure amministrative del Fondo di rotazione per la  attuazione delle politiche comunitarie, in esecuzione dell’art. 8  della  citata legge 16 aprile 1987, n.  183»,  e  sue  successive  modificazioni  e integrazioni;   

Visto il decreto del Presidente della Repubblica  31  maggio  2018, con  il  quale,  tra  l’altro,  è   stato  nominato  Ministro   senza portafoglio la senatrice Barbara Lezzi;   

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in  data 1° giugno 2018  con  il  quale  allo  stesso  Ministro  è   conferito l’incarico per il Sud e il decreto del Presidente del  Consiglio  dei ministri 27 giugno 2018 recante la delega di funzioni in  materia  di coesione territoriale al Ministro stesso;   

Vista la delibera di questo Comitato n.  8  del  2015,  recante  la presa d’atto – ai sensi di quanto previsto al punto 2  della  propria delibera n.  18  del  2014  –  dell’Accordo  di  partenariato  Italia 2014-2020 adottato con decisione esecutiva in data  29  ottobre  2014 dalla Commissione europea e relativo alla  programmazione  dei  fondi SIE per il periodo 2014-2020;   

Vista, altresi’, la propria delibera n. 10 del 2015 concernente  la definizione dei criteri di  cofinanziamento  pubblico  nazionale  dei programmi europei per il periodo di  programmazione  2014-2020  e  in particolare il  punto  2  il  quale  stabilisce  che  gli  interventi complementari siano previsti nell’ambito di  programmi  di  azione  e coesione, finanziati con le disponibilità del fondo di rotazione,  i cui contenuti sono definiti in partenariato  tra  le  amministrazioni nazionali aventi responsabilità di coordinamento dei fondi SIE e  le singole   amministrazioni   interessate,   sotto   il   coordinamento dell’autorità  politica  delegata  per  le  politiche  di   coesione territoriale, prevedendo inoltre che i programmi di azione e coesione siano adottati con delibera di questo Comitato, sentita la Conferenza Stato-regioni, su proposta dell’amministrazione  centrale  avente  il coordinamento dei fondi SIE di riferimento, in  partenariato  con  le regioni interessate, d’intesa con il Ministero dell’economia e  delle finanze;   

Vista la delibera di questo Comitato n. 21 del 2018 con la quale è  stato approvato il Programma  operativo  complementare  di  azione  e coesione «Per la Scuola. Competenze e ambienti  per  l’apprendimento» 2014-2020,   di    competenza    del    Ministero    dell’istruzione, dell’università e della ricerca;    

Vista la delibera CIPE n. 51 del 2018 che, in modifica della citata delibera  n.  10  del  2015,  ha  previsto  la  possibilità  per  le amministrazioni titolari di programmi operativi europei di ridurre il tasso di cofinanziamento nazionale nel  rispetto  dei  limiti  minimi previsti dall’art. 120 del regolamento (UE) n. 1303 del 2013;   

Tenuto conto che a seguito della riprogrammazione del PON  «Per  la Scuola. Competenze e ambienti per l’apprendimento»  FSE-FESR  oggetto di decisione C(2018) 7764 final del 20  novembre  2018,  avente  come effetto una riduzione del tasso di cofinanziamento nazionale del  PON per complessivi euro 111.304.571,00 con riferimento alle regioni meno sviluppate e quelle in transizione, ai  sensi  del  punto  1.1  della delibera CIPE n. 10 del 2015 come modificato dalla delibera  CIPE  n. 51 del 2018, le risorse liberate, afferenti al fondo di rotazione  di cui all’art. 5 della citata legge n. 183  del  1987,  possono  essere destinate all’implementazione del Programma  operativo  complementare di azione e coesione  «Per  la  Scuola.  Competenze  e  ambienti  per l’apprendimento» 2014-2020;   

Vista la nota del Ministro per il Sud prot. n. 877-P del  6  maggio 2019 e l’allegata nota informativa predisposta dal  Dipartimento  per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei  ministri con la quale viene proposto  di  modificare  il  Programma  operativo complementare di azione e  coesione  «Per  la  Scuola.  Competenze  e ambienti  per  l’apprendimento»  2014-2020,   con   l’aumento   della dotazione finanziaria, per complessivi euro 111.304.571,00  destinata alle regioni meno sviluppate e a quelle in transizione,  nonché   una riformulazione delle finalità  dell’asse  II  –  Infrastrutture  per l’istruzione;    Considerato che la citata modifica del programma rimane subordinata al parere favorevole della Conferenza Stato-regioni, non ancora reso;   

Tenuto conto dell’esame della proposta svolto ai sensi dell’art.  3 della delibera n. 82  del  2018  recante  il  regolamento  di  questo Comitato;   

Vista la nota prot.  n.  2794-P  del  20  maggio  2019  predisposta congiuntamente  dal  Dipartimento  per   la   programmazione   e   il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell’economia e delle finanze e posta  a base della presente seduta;   

Acquisita la prescritta  intesa  sul  programma  con  il  Ministero dell’economia e delle finanze;  

                              Delibera:     

1. è  approvata la modifica del Programma  operativo  complementare «Per la Scuola. Competenze e ambienti per l’apprendimento» 2014-2020, di competenza del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, allegato alla presente delibera  di  cui  costituisce  parte integrante.   

2. Il valore complessivo del programma operativo  complementare  è  pari a euro 171.042.808,21 di cui:    euro 167.104.571,00 a valere sul fondo di rotazione di cui all’art.5 della citata legge n. 183 del 1987;    euro 3.938.237,21 a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2014-2020,  ed è  articolato come segue:

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    |            ASSI             |    DOTAZIONE FINANZIARIA    |

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    |     Asse 1 – Istruzione     |     euro 160.420.388,16     |

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    | Asse 2 – Infrastrutture per |                             |

    |        l’istruzione         |      euro 3.938.237,21      |

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    | Asse 3 – Assistenza tecnica |      euro 6.684.182,84      |

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    |           Totale            |     euro 171.042.808,21     |

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Il programma nella sezione 4 («Dotazione finanziaria») contiene  un piano finanziario distinto per anno e un cronoprogramma di spesa  dal 2018 al 2023.   

3. L’ammontare delle  risorse  previste  per  l’assistenza  tecnica costituisce limite di spesa; l’amministrazione titolare del programma avrà cura di assicurare che l’utilizzo delle risorse  sia  contenuto entro i limiti strettamente necessari alle esigenze  funzionali  alla gestione del programma.   

4. L’ambito territoriale di riferimento della quota  aggiuntiva  di euro 111.304.571,00 a valere sul Fondo di rotazione è  relativo  alle regioni meno sviluppate e a quelle in transizione.   

5. Si applica per ciò  che attiene all’erogazione di risorse e alle disposizioni  attuative  e  di  monitoraggio  quanto  disposto  dalla delibera di questo comitato n. 21 del 2018.   

6.   L’amministrazione   titolare    presenterà    al    comitato, eventualmente  su  richiesta,  una  relazione   sull’attuazione   del programma.  

 

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